Futuri dirigenti scolastici: “ tra il dire e il fare” … la prova sul campo

di Antonia Carlini

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Nei numeri precedenti di Dirigenti News abbiamo posto l’attenzione sulla strategia di selezione adottata dal MIUR per il reclutamento dei futuri dirigenti scolastici e ci siamo soffermati sulla prova orale, in particolare sulla soluzione di un caso, spingendoci finanche all’elaborazione di una rubrica valutativa seguendo alcune regole docimologiche essenziali.

In questo numero andiamo oltre, ragioniamo sulla prova più importante, quella che i neo dirigenti affronteranno a settembre sul campo, nella soluzione di casi reali, in un contesto organizzativo reale, caratterizzato da sistemi di funzionamento e dinamiche relazionali altrettanto reali, rispetto ai quali i punti di forza e le criticità sono ancora tutti da scoprire.

Cosa farà la differenza? Quali approcci andranno privilegiati? Come muoversi per entrare in connessione con la nuova realtà professionale? Quale messaggio passerà ai docenti e attraverso quali azioni del neo dirigente?

In risposta a queste domande ci vengono in mente alcune coordinate importanti che, immaginiamo, possano guidare i neo dirigenti nel nuovo percorso professionale: attenzione agli studenti, spirito comunitario, umiltà e rispetto.

La prima coordinata, l’attenzione agli studenti, rimanda alla passione per l’insegnamento, alla curiosità per la ricerca e per la sperimentazione di pratiche innovative, da mantenere e accrescere, non spogliandosi mai del primo abito professionale, quello dell’insegnamento, poiché è proprio quell’abito a generare connessioni fruttuose e a permettere l’esercizio di una leadership educativa efficace nei momenti strategici della progettazione e della riflessione sulle pratiche educative agite in relazione agli esiti formativi rilevati.

La seconda, lo spirito comunitario, si lega desiderio di essere parte di, di mantenere vivo il senso della comunità professionale sperimentato da docente e, al contempo, di promuoverlo e alimentarlo nella nuova realtà organizzativa, attraverso le parole, i valori, gli atteggiamenti e le azioni professionali che possono concretamente contribuire alla realizzazione di un’autentica comunità educante, di cui tutti si sentano parte importante. Un’idea rilanciata anche nel recente CCNL Scuola 2018 e all’origine di importanti cambiamenti introdotti in passato nella scuola italiana.

La terza, l’umiltà, rinvia all’atteggiamento di chi, per la prima volta, si trova a svolgere una professione nuova, è consapevole delle proprie “debolezze” e  mette in conto una certa dose di errori che non considera fallimenti ma sfide e occasioni per crescere e per sviluppare lo spirito di squadra; di chi deve imparare sul campo quanto appreso attraverso lo studio, mostrando apertura ai suggerimenti di quanti operano in quella determinata realtà organizzativa da tempo e conquistando margini di autorevolezza giorno dopo giorno, passo dopo passo, attraverso contributi progressivi di valore aggiunto “in situazione” .

L’ultima, il rispetto, si riferisce alla considerazione dovuta nei riguardi di quella specifica comunità professionale e del percorso realizzato dai suoi attori fino a quel momento. Un percorso caratterizzato da scelte e funzionamenti che potranno anche essere differenti dalla visione del neo dirigente, ma che necessitano di essere conosciuti nel tempo, osservati con attenzione ed esplorati negli aspetti maggiormente rilevanti. Solo una conoscenza adeguata, nel tempo lungo, difatti, consentirà al neo dirigente di condividere in contesti decisionali partecipati e ampi, la sua fotografia della scuola, completa degli aspetti più significativi rilevati in termini di punti di forza da valorizzare, ma anche criticità da affrontare insieme, perché i problemi esistono sono se sono riconosciuti tali e presi in carico da chi concorre alla loro soluzione. E i problemi, nella scuola, riguardano principalmente gli esiti formativi che essa produce e il numero di ragazzi che perde durante il percorso.

 

(Pubblicato sul numero di Dirigenti News settimanale on line della CISL scuola del 20 maggio 2019)

 

Futuri dirigenti scolastici: “ tra il dire e il fare” … la prova sul campoultima modifica: 2019-05-21T21:39:05+02:00da learninggroup
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