Valutazione degli apprendimenti e bilancio delle scelte

di Antonia Carlini

I nostri studenti che “vanno male” (studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia desideri insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso.

Abbiamo scelto un breve brano, tratto da Diario di scuola di Pennac, per introdurre il tema di questo numero di Dirigenti News, riguardante la valutazione degli apprendimenti e la qualità della didattica.

Riprendiamo il tema della valutazione, avviato nei numeri precedenti, ponendo l’attenzione sulla dimensione riflessiva di questo momento di bilancio delle scelte metodologiche, strategiche, organizzative e relazionali operate dai singoli insegnanti e dai consigli di classe, nella gestione del processo di insegnamento – apprendimento, in classi sempre più eterogenee per caratteristiche psicologiche, sociali, culturali e per bisogni educativi speciali.

La metafora della cipolla utilizzata da Pennac per descrivere la situazione di partenza degli alunni in ingresso, come evidenzia lo stesso autore, è significativa dei fattori che condizionano l’apprendimento scolastico, primo fra tutti il fattore provenienza sociale – familiare o fattore di contesto, come si usa definirlo ora, nella stagione del RAV e del ciclo del miglioramento introdotto con l’avvio del nostro Sistema Nazionale di Valutazione. Un fattore che, come sappiamo, costituisce solo la variabile assegnata del processo, quella cioè che non dovrebbe continuare a incidere durante il percorso di apprendimento, né a pesare nella fase valutativa finale. Il momento della valutazione, difatti, rappresenta un momento importante di bilancio dei risultati ottenuti (la variabile dipendente) con ciascun alunno presente in classe, attraverso le scelte didattiche operate (la variabile indipendente).

Quelle scelte, restando nella metafora di Pennac, che hanno consentito all’alunno di posare il fardello e pelare la cipolla e permesso all’insegnante di insegnare, ossia di lasciare un segno positivo nel processo di apprendimento e nel percorso di crescita di ognuno.

La differenza, in positivo, in una scuola equa e inclusiva, la fanno le scelte didattiche adottate e le modalità di relazione promosse in classe dall’insegnante. Le prime implicano necessariamente il ricorso a metodi e strategie efficaci nel promuovere scostamenti rispetto alle situazioni di partenza individuali rilevate nella fase diagnostica, nel favorire decondizionamenti e miglioramenti incrementali in itinere, nel sostenere progressivi avvicinamenti ai traguardi essenziali di apprendimento e  di competenza da garantire a tutti per l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, nella fase finale. Le modalità di relazione promosse in classe dall’insegnante, molto spesso, si alimentano di gesti semplici ma di grande impatto emotivo. Come lo stesso Pennac suggerisce, spesso basta solo uno sguardo, una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa, chiara ed equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli animi, collocarli in un presente rigorosamente indicativo.

L’attività di valutazione costituisce senza dubbio uno tra i compiti più delicati e complessi del docente, che richiede sensibilità pedagogica e competenza docimologica,  di cui il dirigente scolastico si fa necessariamente garante all’interno del consiglio di classe.

Un compito tra i più delicati per l’impatto che può avere sul processo di apprendimento dell’alunno e tra i più complessi per le variabili concorrenti e per l’attività di triangolazione di prospettive diverse all’interno del consiglio di classe e di evidenze molteplici, riguardanti sia i prodotti/prove/risultati, sia il processo di apprendimento e le tappe evolutivo – incrementali  segnate da ogni singolo alunno, quando posto nelle condizioni ottimali per sperimentare il piacere di riuscire e di accrescere la propria autostima e motivazione ad apprendere.

Pubblicato su Dirigenti News settimanale on line edito da Cisl Scuola

Valutazione degli apprendimenti e bilancio delle scelteultima modifica: 2020-01-19T15:03:06+01:00da learninggroup
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