Bonus e valorizzazione: le priorità della scuola

di Antonia Carlini

In questo articolo, cercheremo di condividere riflessioni essenziali su un possibile protocollo di valutazione interno alla scuola, capace di attivare e orientare processi significativi di autoriflessione, di ricerca e di sperimentazione, di documentazione e di disseminazione delle buone pratiche didattiche e organizzative attuate.

Come abbiamo già scritto negli articoli precedenti, le scuole dovranno dotarsi di un protocollo valutativo interno che sarà sperimentato in questo triennio e potrà contribuire alle definizione delle Linee guida nazionali.

Le scuole, in realtà, sono già attivamente e autonomamente impegnate nella valutazione di sistema (SNV) e attraverso l’autovalutazione (esiti RAV) e la pianificazione delle azioni di miglioramento (priorità PdM) hanno già posto alcuni importanti tasselli di un possibile protocollo valutativo interno per la valorizzazione delle buone pratiche “meritevoli”.

Punto di partenza: gli ambiti prioritari e gli obiettivi di miglioramento

Gli ambiti prioritari e le azioni di miglioramento definite dalla scuola, sulla base delle criticità emerse a seguito di autovalutazione, dovranno necessariamente orientare le scelte a più livelli: la scelta collegiale di un modello valutativo che possa realisticamente costituire una risorsa per il miglioramento continuo delle pratiche professionali e della qualità della scuola e che renda oggettivamente riconoscibili impegni e valori professionali; le stesse scelte del dirigente scolastico che in questa partita, come abbiamo già detto, gioca un doppio ruolo: assegna il bonus sulla base dei criteri che … ed è valutato per il contributo al perseguimento dei risultati di miglioramento previsti dalla scuola e per la capacità di valorizzare impegni e meriti professionali del personale.  

Punto di partenza nella costruzione del modello interno potrebbe essere proprio l’analisi degli ambiti prioritari individuati nel RAV e degli obiettivi di miglioramento definiti nel PdM e la loro connessione con le aree della qualità, definite dalla L.107 (co. 129), entro le quali dovranno essere definiti i criteri.  

Così le priorità (migliorare i risultati di apprendimento) e gli obiettivi di processo (innovare ambienti di apprendimento, pratiche didattiche e organizzative) indicati in modo diffuso dalle scuole (dato MIUR) andrebbero connesse con le aree della qualità che qui riformuliamo per esigenze di semplificazione e sintesi: a) innovazione metodologico didattica e del miglioramento dei risultati (didattica); b) impegno nella ricerca didattica, nella documentazione e nella diffusione di buone pratiche didattiche (ricerca e sviluppo); c) impegno nell’attività organizzativa della scuola (coordinamento ambiti organizzativi “sensibili”).

 

 

Bonus e valorizzazione: le priorità della scuolaultima modifica: 2016-03-21T22:27:32+01:00da learninggroup
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