Pillole di “didattica breve”

 

 

La didattica breve nasce ad opera del prof. Ciampolini della Università di Bologna. Ho avuto il piacere di essere formata su questa didattica proprio da lui, perciò posso ripetere quello che ci ripeteva sempre : se il vostro problema è il tempo, la soluzione è la Didattica Breve. Le operazioni fondamentali che il docente deve compiere sono la RMD (ricerca metodologica disciplinare), la Dst V ( distillazione verticale) e la Dst O (distillazione orizzontale).

Si prevede anche l’utilizzo della Videoregistrazione.

In pratica, il docente esperto della propria disciplina, ne individua lo zoccolo duro, i nodi fondamentali, gli argomenti irrinunciabili e, a partire da questi, costruisce la propria programmazione modulare.

E’ proprio questa operazione che il prof. Ciampolini chiama Dst V :

partendo dall’analisi del nostro registro personale dell’anno precedente, possiamo facilmente individuare i temi e gli argomenti che abbiamo considerato fondamentali. Questi diventeranno la base della programmazione del nuovo anno scolastico.

La Dst O consiste invece nel controllo che opereremo sulle nostre scelte disciplinari, dopo aver svolto le nostre lezioni con i nostri studenti. In questo modo il nostro lavoro di distillazione e di programmazione sarà come una “opera aperta”, per citare U. Eco, sempre soggetta a controllo e revisione.

Una lezione di 60 minuti verrà divisa in 2 parti di 30 minuti.

Nella prima parte si svolge la lezione frontale e partecipata, nella seconda lo SG ( studio guidato) , per il consolidamento dei concetti appena appresi.

Naturalmente il docente dovrà avere precedentemente strutturato tutti i materiali di lavoro, dai testi alle immagini, dagli esercizi al supporto multimediale.

Il gruppo classe può anche essere diviso in 2 sottogruppi, uno per l’approfondimento e l’altro per il recupero.

Il docente segue gli allievi che devono recuperare, gli altri possono utilizzare materiali strutturati dall’insegnante, compresa una lezione multimediale del docente con l’approfondimento dell’argomento trattato.

In conclusione, la didattica breve non consiste certo nella semplificazione delle nostre discipline, bensì nella loro riorganizzazione logico-concettuale secondo il modello degli organizzatori propedeutici di Ausubel.

Favorisce un apprendimento di tipo significativo e non meccanico. Rende il docente veramente esperto della propria disciplina. Favorisce gli studenti svantaggiati e bisognosi di recupero.

 

Gloria Sica

Liceo Classico “N. Turriziani ” Frosinone

 

 

Pillole di “didattica breve”ultima modifica: 2013-01-27T00:40:00+01:00da learninggroup
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2 pensieri su “Pillole di “didattica breve”

  1. Dove posso trovare informazioni sugli “organizzatori propedeutici” di Ausubel? Mi pare un concetto interessante che forse avrò letto, ma che non ricordo. Grazie!

    Pierluigi

    P.S. Sarei felice di pubblicare uno dei vostri interessanti interventi, se vi fa piacere, sul mio blog dedicato alla scuola e alla didattica “guamodi.blogspot.com”.

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