Tempo di scrutini e di valutazioni finali: tempo di bilanci

  di Antonia Carlini

Siamo ormai in dirittura d’arrivo e prossimi agli scrutini che impegneranno i dirigenti in veri e propri tour de force se pensiamo al numero di consigli da presiedere, cresciuto sensibilmente con gli ultimi dimensionamenti e con l’aggiunta di reggenze. E’ cresciuto in modo esponenziale il numero delle classi da scrutinare (e con esse la quantità e la varietà di situazioni da analizzare e sulle quali assumere giudizi unitari, condivisi e coerenti) e il numero dei docenti da coordinare nei consigli (e con essi gli approcci didattici, le convinzioni sull’insegnamento e sull’apprendimento, le culture sulla valutazione, le sensibilità pedagogiche, gli stili relazionali, le motivazioni …).
Così, per sopravvivere, molto spesso ci si attrezza con misure organizzative eccezionali e procedure raffinate che facilitano il compito e migliorano i processi soprattutto in termini di efficienza. A questo proposito c’è da ammettere che le nuove tecnologie e certi software di ultima generazione in commercio aiutano molto e velocizzano i tempi necessari per gli adempimenti anche amministrativo-formali (provvedono finanche al calcolo della media aritmetica dei voti da considerare!).
Eppure il momento dello scrutinio è un momento cruciale in cui la collegialità docente condivide il bilancio di un anno di lavoro sulla base degli esiti dei processi di insegnamento-apprendimento, assunti dalle evidenze dell’apprendimento di ogni singolo alunno e rispetto ai traguardi disciplinari e agli standard previsti. E’ questo anche un momento ponte, in cui vengono intercettate nuove piste di lavoro e sono individuate azioni prioritarie da pianificare con l’inizio del nuovo anno per il miglioramento delle situazioni deboli.
Le griglie che tra qualche giorno circoleranno sui tavoli delle sale docenti offrono un quadro complessivo degli esiti misurati attraverso prove di valutazione sommative e consentono sia una lettura orizzontale dei risultati raggiunti dai singoli alunni in ciascuna disciplina (bilancio degli esiti di apprendimento), sia una lettura verticale dei traguardi di apprendimento e delle performance della classe ottenuti rispetto ad ogni insegnamento disciplinare (bilancio delle scelte educative didattiche).

La lettura orizzontale degli esiti di apprendimento dei singoli alunni rimanda a valutazioni di processo riferite ai percorsi individuali ed alle tappe evolutive raggiunte in termini di progressi incrementali, impegni, manifestazioni significative di interesse, motivazione, attitudini, punti di forza da valorizzare e aree deboli da migliorare.
La lettura verticale rinvia ai processi educativi e didattici promossi, alle scelte operate, alle strategie utilizzate, agli ambienti di apprendimento, ai compiti sfidanti ed alle esperienze significative, alla qualità della mediazione … e apre a momenti di riflessione, di confronto e di mediazione di metodologie e buone pratiche didattiche sperimentate dai colleghi.

Nelle attuali condizioni organizzative viene da chiedersi quali siano le reali possibilità di rendere lo scrutinio e la valutazione finale un momento di valutazione significativo per il miglioramento dei risultati e dei processi. Un momento decisivo che richiederebbe un maggiore investimento in termini di efficacia formativa, piuttosto che di efficienza organizzativa.

 

Tempo di scrutini e di valutazioni finali: tempo di bilanciultima modifica: 2015-06-18T13:34:16+02:00da learninggroup
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