La motivazione all’apprendimento è un importante fattore da tenere in considerazione nel processo di insegnamento-apprendimento, approfondito negli ultimi due decenni da studi psicologici.
“ Considerare il problema motivazionale -afferma Pietro Boscolo- in termini di demotivazione attribuendone le cause alla cattiva volontà degli allievi o a negligenza delle famiglie , e colpevolizzare gli insegnanti attribuendo loro le cause di questa cattiva volontà , sono due modi complementari e ugualmente improduttivi di affrontare il problema. E’ tempo di cominciare ad analizzare la complessità del problema motivazionale nei suoi risvolti educativo-didattici, psicologici e istituzionali”(1)
La motivazione ad apprendere , a seconda della corrente psicologica di appartenenza , è considerata estrinseca o intrinseca: i comportamentisti ( per semplificare), collegano la motivazione al godimento di gratificazioni tangibili esterne all’allievo ; i cognitivisti, invece, sono convinti che la condizione più favorevole all’apprendimento sia rappresentata dalla motivazione intrinseca, condizione in cui l’individuo si sforza di apprendere perché la cosa gli riesce divertente o appagante in sé, perché risponde a bisogni innati. Il potere della motivazione intrinseca fa giungere , secondo altri studiosi, allo stato di flusso in cui gli individui , dimentichi del tempo e dello spazio, sono totalmente coinvolti nell’attività ( fisica o mentale)che stanno svolgendo.(2)
Una posizione intermedia è quella proposta da Boscolo che, pur riconoscendo importante nella motivazione all’apprendimento il soddisfacimento di bisogni innati , sottolinea che, nella pratica scolastica , si può dar vita alla “ costruzione” della motivazione intrinseca attraverso attività che favoriscano l’interiorizzazione da parte dell’allievo del valore, del significato,della rilevanza per la sua formazione di discipline , che non risponderebbero ai suoi bisogni innati(3).
“Un individuo motivato ad apprendere -suggerisce Gardner -lavorerà da solo , persevererà nel proprio impegno, vedrà negli ostacoli più uno stimolo che un motivo di scoraggiamento, continuerà ad apprendere per il solo piacere di farlo(…)la teoria delle intelligenze multiple suggerisce che gli individui sono sommamente motivati ad apprendere quando affrontano attività per le quali possiedono qualche talento. Se potranno dedicarvisi , probabilmente faranno progressi ed eviteranno frustrazioni indebite. ”(4)
Agnese Sperduti, Liceo Classico N.Turriziani, Frosinone
Note e bibliografia
(1) Boscolo Pietro La motivazione ad apprendere tra psicologia e senso comune 2002,pag 90
(2) Gardner Howard , Sapere per comprendere 1999, pag 77
(3) Boscolo Pietro La motivazione ad apprendere tra psicologia e senso comune 2002,pag 90
(4) Gardner Howard , Sapere per e comprendere 1999, pag 78