La prova dei caso nel concorso per dirigenti: quali criteri di valutazione? (I)

di Antonia Carlini

 

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Nel numero precedente di Dirigenti News, abbiamo richiamato l’attenzione dei lettori sulla prova della soluzione di un caso scolastico nel concorso per dirigente e sugli aspetti principali che, a nostro avviso, dovrebbero essere tenuti in debita considerazione dai candidati poiché rilevanti per il buon esito della stessa. Come abbiamo osservato, il candidato sarà posto di fronte ad un caso scolastico esemplare, contestualizzato, che richiede attenzione e preparazione sia rispetto al contenuto – problema riconducibile alle aree tematiche del bando, sia in relazione alla modalità seguita dal candidato nello studio e nella soluzione del caso, al format utilizzato o meta modello che lo agevoli nell’analisi e della soluzione del caso presentato e lo aiuti a formulare una proposta completa nella struttura e nei contenuti, significativa e coerente nelle azioni professionali riconducibili alle diverse dimensioni della funzione dirigenziale (relazionale, educativa, organizzativa e amministrativa) “mobilitate e orchestrate” per la soluzione possibile del problema.

In questo articolo, sollecitiamo la riflessione sui criteri di valutazione di questa prova di competenza, che implica necessariamente l’adozione di approccio multidimensionale e di una rubrica condivisa nella quale siano definiti gli ambiti  ai quali riferire indicatori o criteri di qualità oggettivi da declinare per livelli di prestazione, da un minimo ad un massimo.  A questo proposito, è certo che le commissioni debbano necessariamente condividere uno strumento valutativo operativo che garantisca la massima oggettività e trasparenza possibile e consenta di apprezzare la prestazione del candidato rispetto alle diverse dimensioni della prova. Trattandosi di una prova di competenza, riteniamo che lo strumento più idoneo a rispondere alle esigenze considerate sia una rubrica valutativa opportunamente articolata negli ambiti oggetto della valutazione (gli aspetti essenziali della prova) rispetto ai quali andranno indicati i criteri di qualità (le condizioni di qualità che ogni prestazione deve soddisfare per essere adeguata) da declinare nei descrittori di livello (i livelli di prestazione, da uno minimo ad uno massimo, a cui corrisponde ad esempio un certo punteggio). Pensiamo ad una rubrica valutativa “snella” rispetto alla quantità di indicatori, livelli di prestazione e punteggi, ma completa degli elementi strutturali che la costituiscono: gli ambiti oggetto della valutazione, gli indicatori di qualità o criteri di correttezza riferiti a ciascun ambito e i descrittori dei livelli di prestazione con relativi punteggi per ciascun criterio o indicatore.

La prova dei caso nel concorso per dirigenti: quali criteri di valutazione? (I)ultima modifica: 2019-05-13T17:39:52+02:00da learninggroup
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